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DECRETO CLIMA: 450 milioni di investimento per la riduzione della CO2

Il 14 ottobre 2019 è stato promulgato dal Presidente della Repubblica il decreto legge “Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria”, il cosiddetto “Decreto Clima”. Nel complesso, il Decreto Clima stanzia 450 milioni di investimento, messi a disposizione dai proventi delle aste relative alle quote di emissione di CO2, raccolti dal GSE e versati in un capitolo dedicato del bilancio dello Stato.
Illustrato in premessa l’impianto legislativo di riferimento e richiamato il carattere di urgenza del problema (Art. 1), il Decreto introduce cinque provvedimenti utili ad affrontare la questione del cambiamento climatico e a favorire la riduzione delle emissioni, ovvero:

1.     l’incentivazione della mobilità sostenibile nelle aree metropolitane (Art. 2); misura centrale del Decreto, l’intervento riconferma il “Programma sperimentale buono mobilità” per chi rottama un automobile di classe ambientale fino ad Euro 3 o uno scooter a due tempi. Limitato ai residenti in città sottoposte a infrazione europea per la qualità dell’aria, il fondo prevede lo stanziamento di 255 milioni di euro in sei anni, con incentivo di 1.500 euro per ogni autovettura e di 500 euro per ogni motociclo rottamato, da utilizzare entro i successivi tre anni, per l’acquisto – anche a favore di famigliari e conviventi – di abbonamenti al trasporto pubblico locale e di biciclette convenzionali o a pedalata assistita. Il provvedimento prevede inoltre il prolungamento, l’ammodernamento e la messa a norma di corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale.

2.     La promozione di mezzi a basso impatto ambientale per il trasporto scolastico (Art. 3); il provvedimento stanzia 20 milioni da utilizzare negli anni 2020 e 2021 per la riduzione degli impatti provenienti dal servizio di trasporto scolastico, grazie all’acquisto di mezzi di trasporto ibridi o elettrici.

3.     Il sostegno ad azioni di riforestazione (Art. 4); attraverso un programma sperimentale rivolto alle città, è previsto lo stanziamento di 30 milioni di euro nel biennio 2020-2021 per la messa a dimora di alberi e la creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane.

4.     Il supporto alla vendita di prodotti alimentari e detergenti sfusi o alla spina (Art. 7); l’iniziativa riconosce agli esercenti commerciali di vicinato e di media struttura che si attrezzano per la vendita di prodotti alimentari e detergenti sfusi o alla spina, un contributo a fondo perduto fino a 5.000 euro. Le risorse disponibili sono di 40 milioni di euro per il biennio 2020-2021.

5.     La più immediata disponibilità di informazioni e dati sulla qualità dell’aria (Art. 6); è questa una misura finalizzata non ad incentivare una risposta diretta al problema delle emissioni in atmosfera, bensì a favorire – attraverso una più ampia disponibilità di dati ed informazioni – la maggiore partecipazione delle comunità ai processi decisionali ed il migliore accesso alla giustizia in materia ambientale. Il provvedimento, rivolto ai responsabili di centraline e sistemi di rilevamento della qualità dell’aria e ai gestori del servizio idrico, non prevede incentivi finanziari, ma l’obbligo alla pubblicazione dei dati acquisiti.

 

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