Chiama ora: +39 051 645 0411 info@lifeiris.eu

Posts on Jan 1970

Le politiche di adattamento ai cambiamenti climatici nel settore industriale

Mestre 14 febbraio – il progetto Iris partecipa al Venice climate forum ideato da Invenicement Finance & Business Club. L’evento è stata un’occasione per creare un confronto con i massimi esperti del cambiamento climatico ed economia ambientale allo scopo di discutere sulle relazioni tra attività antropiche e cambiamenti climatici  e per suggerire soluzioni operative alle imprese. Proprio in questo contesto si è inserito il progetto IRIS rivolto al mondo industriale che ha presentato le azioni e gli strumenti che sta realizzando per rendere più resilienti le imprese al cambiamento climatico.

Vedi la presentazione

 

Read More

I cambiamenti climatici comportano rischi sempre più gravi

I cambiamenti climatici stanno già avendo ripercussioni di ampia portata in Europa sugli ecosistemi, l’economia, la salute umana e il benessere. I rischi per gli ecosistemi, la salute umana e l´economia sono crescenti e aumenteranno in futuro. Sarà quindi fondamentale adottare strategie, politiche e misure di adattamento migliori e più flessibili per ridurre tali conseguenze.

È quanto emerge dal rapporto “Climate change, impacts and vulnerability in Europe 2016″ (“Cambiamenti climatici, impatti e vulnerabilità in Europa al 2016”) pubblicato dall´Agenzia europea per l´ambiente (Eea).

Continuano a registrarsi nuovi record relativamente alle temperature globali ed europee, all’incremento del livello del mare e alla riduzione della banchisa nell’Artico. Il carattere delle precipitazioni sta cambiando, generalmente rendendo le regioni umide in Europa ancora più umide e quelle secche ancora più secche. Il volume dei ghiacciai e del manto nevoso sono in diminuzione. Allo stesso tempo, gli eventi climatici estremi, quali ondate di calore, forti precipitazioni e siccità, stanno aumentando in frequenza e intensità in molte regioni. In base alle indicazioni fornite da più accurate proiezioni climatiche, gli eventi estremi legati al cambiamento climatico aumenteranno in molte regioni europee.

“I cambiamenti climatici continueranno per molti decenni a venire. La portata dei futuri cambiamenti climatici e il loro relativo impatto dipenderà dall’efficacia dell’attuazione degli accordi globali per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Altrettanto importante sarà la predisposizioen delle giuste strategie e politiche di adattamento per ridurre i rischi derivanti dagli eventi climatici estremi attuali e previsti”, ha affermato Hans Bruyninckx, direttore esecutivo Eea.

I rischi maggiori nell´Europa meridionale

Tutte le regioni europee sono vulnerabili ai cambiamenti climatici, ma alcune regioni subiranno ripercussioni più negative rispetto ad altre. Secondo le stime, l´area più sensibile ai cambiamenti climatici è proprio l’Europa meridionale e sud-orientale. Questa regione sta già affrontando forti aumenti degli eventi estremi relativi a ondate di calore e diminuzioni nelle precipitazioni e della portata dei fiumi, che hanno incrementato il rischio di siccità più gravi, di calo dei rendimenti dei raccolti, di perdita della biodiversità e di incremento del rischio di incendi boschivi. Le ondate di calore più frequenti e i cambiamenti nella distribuzione delle malattie infettive sensibili ai cambiamenti climatici, dovrebbero aumentare i rischi per la salute e il benessere dell’uomo.

La maggior parte delle regioni e dei settori sara’ influenzata negativamente, anche se in alcune di esse si potranno manifestare anche alcuni effetti positivi quali migliori condizioni per l’agricoltura in alcune zone del nord Europa.

Migliorare l’adattamento e la conoscenza

L’integrazione dell’adattamento ai cambiamenti climatici in altre politiche è in corso, ma può essere ulteriormente migliorata. Altre possibili ulteriori azioni comprendono il miglioramento della coerenza delle politiche tra i diversi settori di intervento e i livelli di governo (UE, transnazionale, nazionale e sub-nazionale), approcci relativi ad una gestione adattativa più flessibile e alla combinazione di soluzioni tecnologiche, approcci basati sugli ecosistemi e misure “leggere”.

Questa è la quarta edizione del rapporto, che viene pubblicato ogni quattro anni. Questa edizione ha lo scopo di sostenere il processo di attuazione e revisione della strategia di adattamento 2013 dell’UE, previsto per il 2018, nonché lo sviluppo di strategie e piani di adattamento nazionali e transnazionali.

Fonte: Agenzia europea per l´ambiente (Eea)

Read More