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News

Anticipation and communication of natural risks

Lunedì, 21 e martedì 22 ottobre 2019 si terrà presso il dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli studi di Trento la conferenza conclusiva del progetto Life FRANCA. L’evento che si terrà in lingua inglese tratterà il tema Anticipation and communication of natural risks
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Programma Conferenza Internazionale
Compila il form online che permetterà di comprendere quale è la percezione del rischio alluvionale e visita il portale per la difesa dalle alluvioni nel trentino

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Ciclo di seminari e attività laboratoriali su cambiamento climatico e protezione civile

Dal 18 ottobre al 13 dicembre parte un ciclo di seminari e laboratori per l’Appennino piacentino dedicati al cambiamento climatico. Il progetto è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, visualizza il programma per maggiori dettagli in agenda.

Programma – cambiamento climatico e protezione civile (1)

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IRIS partecipa alla conferenza finale del progetto RAINBO

Il 7 giugno 2019, presso il Museo Civico Archeologico – Sala del Risorgimento (ingresso da Via de’ Musei 8) si terrà la conferenza finale del progetto “Life RainBO”. Il progetto ha per obiettivo la riduzione delle vulnerabilità del territorio ai cambiamenti climatici e nello specifico l’aumento della resilienza dei corsi d’acqua tramite un sistema di monitoraggio e di modellizzazione che consente di prevedere eventi improvvisi di piena.
Il progetto “RainBO”, coordinato da Lepida Spa, con partner Arpae Emilia-Romagna – Servizio Idro-Meteo-Clima, Nier Ingegneria SpA, Meeo Srl ed il Comune di Bologna, nasce come attuazione delle azioni del progetto “Life Blueap” (Bologna Urban Environment Adaptation Plan for a resilient city), conclusosi nel 2015 con la realizzazione del Piano di Adattamento per la città di Bologna.

Il Piano di Adattamento, sviluppato a partire dal Profilo Climatico Locale, ha evidenziato tra le principali vulnerabilità del territorio, la risposta dello stesso agli eventi estremi di pioggia. Il progetto vuole dunque sviluppare una infrastruttura di monitoraggio in grado di combinare i modelli idrologici, quelli del terreno ed i dati relativi alle precipitazioni, finalizzata ad una maggiore accuratezza nella previsione di possibili danni causati da eventi meteorici estremi.

Per partecipare è necessario registrarsi al seguente indirizzo: https://bit.ly/2vVm6u5.

Scarica il programma

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IRIS partecipa al workshop del progetto CReIAMO PA

La Direzione Generale per il Clima e l’Energia del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha avviato un percorso istituzionale finalizzato a diffondere a livello regionale e locale la cultura dell’adattamento ai cambiamenti climatici, a superare le disparità territoriali in merito all’attuazione di percorsi di adattamento, coerentemente con i contenuti della Strategia Nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici (SNAC) e del redigendo Piano Nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC). Tale percorso è alla base delle attività previste dalla Linea di Intervento 5 “Rafforzamento della capacità amministrativa per l’adattamento ai cambiamenti climatici” del Progetto “CReIAMO PA volte alla definizione e diffusione di metodologie e allo sviluppo di competenze in materia di adattamento.

Il workshop è finalizzato a fornire agli attori istituzionali un bagaglio di informazioni su aspetti operativi rilevanti nella gestione e utilizzo concreto dei dati climatologici. Gli esperti affronteranno il tema dell’utilizzo delle informazioni climatiche seguendo il filo rosso dell’utilità per la PA e per l’impresa: a cosa serve acquisire informazioni sul clima? dov’è possibile reperirle e quali sono i diritti d’uso e i limiti della loro utilizzabilità? come possono essere utilizzate per programmare, pianificare, progettare processi o prodotti? con quali fondi si possono reperire e utilizzare?

Gli esperti risponderanno a queste domande offrendo esempi e strumenti operativi snelli e affidabili, orientati a far emergere i vantaggi delle politiche adattive in diversi settori di applicazione.
Il workshop costituisce la seconda di tre fasi rilevanti che caratterizzano la definizione di una politica di adattamento al cambiamento climatico, ovvero la fase di policy. La prima fase rilevante, quella conoscitiva, è stata affrontata in un convegno tenutosi a Roma l’11 dicembre 2018. Seguiranno eventi destinati alla terza fase ovvero quella di definizione degli strumenti attuativi.

 

Appuntamento:

Martedì 21 maggio 2019 ore 9.00

Regione Emilia-Romagna, Sala Poggioli -Bologna, Viale della Fiera 8.

scarica il programma

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Pubblicate le linee guida per un’industria resiliente

Il cambiamento climatico determina effetti non solo in ambito urbano, dove più spesso ne vengono analizzati gli impatti, ma anche in ambito industriale. Il cambiamento climatico si manifesta con eventi estremi o catastrofici, quali inondazioni, allagamenti, ondate di calore o di gelo, siccità, trombe d’aria, che generano danni ai siti produttivi e agli impianti industriali, provocando effetti sulla produzione e sul business aziendale.
Risulta pertanto importante che le imprese si dotino di strumenti di valutazione e gestione del rischio climatico. Per consentire una gestione del rischio climatico, è importante codificare un metodo per valutare le ricadute di determinati eventi e pianificare opportune risposte.
Possibili step sono:
•    Analisi del contesto
•    Definizione degli eventi climatici
•    Definizione di rischi e danni
•    Valutazione della probabilità di accadimento
•    Valutazione della magnitudo
•    Calcolo del rischio
•    Pianificazione delle misure di adattamento
•    Monitoraggio dell’attuazione del Piano al fine di valutare l’efficacia degli interventi e la capacità di adattamento.
Nel settore industriale è importante identificare e valutare gli impatti del cambiamento climatico declinando i danni e i rischi climatici sotto diversi aspetti che riguardano l’attività di impresa: produzione, logistica, filiera, infrastrutture, ecc. La complessità degli effetti del cambiamento climatico in ciascuno di questi ambiti aziendali può essere affrontata solamente attraverso una pianificazione mirata, che può essere condotta sia a scala di stabilimento che di cluster (area industriale o filiera produttiva).

Il progetto LIFE IRIS ha sviluppato diversi strumenti utili alle imprese che intendono far fronte alle minacce del cambiamento climatico, le linee guida raccolgono questi strumenti e riguardano:
1.    Una metodologia di analisi e valutazione del rischio climatico nel settore industriale.
2.    Una piattaforma web di libero accesso alle imprese che permette di analizzare i rischi indotti dal cambiamento climatico e consente di identificare le misure di adattamento e valutarne l’efficacia.
3.    Un elenco esaustivo di azioni di adattamento al cambiamento climatico per l’industria (con soluzioni sia di tipo gestionale che infrastrutturale).

Il documento è diponibile nella versione italiano e inglese

Linee guida ita

Guidelines en

 

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Carlsberg: un’industria resiliente al cambiamento climatico

evento carlsberg

Il tema del cambiamento climatico del Pianeta deve diventare ogni giorno sempre più importante e determinate in ogni nostra scelta strategica per un futuro migliore.

Carlsberg Italia con il Patrocinio del Comune di Varese l’11 aprile alle ore 16.00 presso il “Salone Estense” del Comune presenta una sintesi del Progetto europeo “Life Iris” unitamente al Piano di Adattamento ai cambiamenti climatici di Carlsberg Italia alla presenza di Esperti in materia di Ambiente e di Sostenibilità.

 

 

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Pubblicato il Layman’s Report del Progetto IRIS

Layman

Il Layman’s Report costituisce il rapporto finale di sintesi del progetto e ha carattere divulgativo.

Il rapporto contiene una descrizione del progetto, i principali obiettivi, le azioni svolte e i risultati ottenuti.

Il Layman’s Report del Progetto IRIS può essere scaricato qui

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Conferenza finale Iris: diponibili gli atti

I risultati del progetto Iris e le politiche regionali per i cambiamenti climatici illustrati nella conferenza “Cambiamenti climatici, territorio e industria”, organizzata da ERVET e Regione Emilia Romagna, lo scorso 26 febbraio 2019 a Bologna.

L’iniziativa, a cui hanno partecipato circa 130 persone, tra esponenti del mondo dell’università, della ricerca, delle istituzioni e dell’industria ha rappresentato un proficuo momento di confronto sul tema dei Cambiamenti climatici e delle sue ricadute a livello territoriale e industriale.

L’evidenza scientifica dell’entità del riscaldamento globale si è andata sempre più consolidando negli ultimi anni, così come la consapevolezza che a causarlo sono le emissioni di gas climalteranti derivanti dall’impiego dei combustibili fossili e dall’uso non sostenibile del territorio e delle risorse naturali. Di pari passo è cresciuta la consapevolezza della necessità di porre in atto sia politiche per ridurre drasticamente le emissioni e mitigare l’aumento delle temperature, sia strategie di  adattamento per limitare gli impatti dei cambiamenti climatici in atto e futuri. In quest’ottica la Regione Emilia Romagna, ha fissato obiettivi per il clima e l’energia al 2030 con il Piano energetico regionale (PER) attraverso misure di efficientamento energetico e il potenziamento delle fonti rinnovabili e di recente ha adottato la propria Strategia unitaria di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici  che si concentra, in primis, sulle principali vulnerabilità a livello regionale, riguardanti il ciclo dell’acqua e l’erosione della costa.

Il cambiamento climatico ha effetti sull’uomo, sull’ambiente, sull’agricoltura, ma anche sull’industria, che può subire danni ingenti a impianti e magazzini, con ricadute su produzione, merci e salute dei lavoratori. Il Progetto IRIS, dal 2015 ad oggi, si è impegnato proprio su questo fronte sperimentando misure di adattamento nelle aree industriali di Bomporto (MO), di San Giovanni di Ostellato (FE) e nella filiera della birra Carlsberg Italia, programmate nei Piani di adattamento di ciascun cluster. Altro strumento messo a punto utilizzando la metodologia e i dati raccolti nel corso delle sperimentazioni  è stato il “Climate adaptation support tool” – CAST . Si tratta di un portale web gratuito ma con accesso previa registrazione, attraverso cui le imprese possono fare uno screening preliminare delle loro vulnerabilità rispetto ai cambiamenti climatici e studiare misure per l’adattamento.

A completare il quadro su cosa si può fare per affrontare il cambiamento climatico, sono state presentate altre esperienze e buone pratiche sviluppate nell’ambito di progetti europei e internazionali: dai sistemi di allertamento per far fronte agli eventi estremi; ai modelli previsionali e mappe di vulnerabilità; fino alle polizze assicurative per far fronte ai danni ambientali.

Per approfondire i temi trattati scarica gli atti:

Cambiamenti climatici: la dimensione economica- Enrica De Cian, CMCC

La Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia Romagna – Paolo Ferrecchi, DG Cura del territorio e dell’ambiente Regione Emilia-Romagna

I sessione –Cambiamenti climatici e territorio

Guido Croce, ERVET – Presentazione dei risultati del Progetto IRIS

Luca Biancucci CAP Modena– IRIS: Il piano di adattamento dell’area industriale di Bomporto

Anna Alessio SIPRO Ferrara – IRIS: Il piano di adattamento dell’area industriale di San Giovanni di Ostellato

Astrid Franceschetti, Agenzia regionale per la Sicurezza del Territorio e la Protezione Civile – Prevenire il rischio climatico: i sistemi di allertamento, l’esperienza della regione Emilia Romagna e del progetto Primes.

Franco Cima, Stefania Nanni – LEPIDA Scpa Metodologie e strumenti per la previsione degli eventi estremi e il progetto RainBO

Key lecture – Adaptation planning: Challenges and chances a cura di Walter Kahlenborn, ADELPHI

Il Piano Energetico Regionale – Morena Diazzi, DG Economia della conoscenza, del lavoro e impresa, Regione Emilia-Romagna

II sessione – Cambiamenti climatici e imprese

Antonella Reggiori, Carlsberg Italia – Il piano di adattamento nella filiera della birra

Lisa Casali, Pool Ambiente – Il ruolo delle assicurazioni nella tutela dell’ambiente

Giuseppe Maffeis, Terraria – Il Tool per misurare la resilienza delle imprese

Angelica Monaco – Climate-kic Italy – Innovazione per il clima

Francesco Matteucci– Buone pratiche in ambito cambiamenti climatici nel Clust-ER Greentech

Dalla galleria foto:

I partner del Progetto IRIS

 

 

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Conferenza finale di progetto Life IRIS

Il workshop organizzato da ERVET in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e l’Ordine degli architteti Bologna è dedicato al tema del cambiamento climatico a scala territoriale e industriale, una delle sfide più impegnative di sempre a livello globale. 

Il progetto LIFE IRIS, coordinato da ERVET, negli ultimi tre anni ha sperimentato nuove modalità per la gestione del rischio climatico nelle imprese. L’iniziativa fa il punto sul più ampio quadro delle politiche nazionali e regionali ed è l’occasione per presentare la Strategia unitaria di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici elaborata dalla Regione Emilia-Romagna.

Il Cambiamento Climatico è oggi universalmente riconosciuto come una delle sfide più impegnative di sempre a livello globale. Questa sfida necessita di uno sforzo comune a tutti i livelli di governo del territorio e con il coinvolgimento di tutti gli attori disponibili. Le aree industriali di Bomporto (MO), di San Giovanni di Ostellato (FE) e Carlsberg Italia, coinvolte nel Progetto Life IRIS, hanno messo a punto strumenti di valutazione del rischio e realizzato Piani di adattamento per aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici. Questa esperienza ben si integra con il percorso avviato dalla  Regione Emilia Romagna che il 20 dicembre ha adottato la propria Strategia per il clima (delibera di Assemblea n.187/2018) proponendosi in questo modo di fare da apripista rispetto ad altre realtà, con un lavoro di monitoraggio e di coordinamento intersettoriale in linea con i Paesi e le Regioni fra le più avanzate nel contesto europeo e internazionale.

Per gli architetti la partecipazione darà diritto a 6 crediti formativi e per i geometri a 3 crediti formativi.

L’appuntamento è per martedì 26 febbraio 2019, dalle 9.30 alle 17 all’Oratorio San Filippo Neri, in via Manzoni 5, a Bologna.

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Leggi Iris_Comunicato stampa

A disposizione durante l’evento materiali e operatori per spiegare gli strumenti sviluppati per l’adattamento ai cambiamenti climatici poster delle esperienze di altri progetti europei sul tema dei cambiamenti climatici: BlueAp, Clara, Derris, Franca, Master Adapt, Prepair, Primes, RainBO.

L’evento è promosso in collaborazione con EcomondoECO_KEY_loghi_vettoriali-1

 

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IRIS gli strumenti finanziari per misure di adattamento

Finanziamenti di durata più lunga, tassi d’interesse più bassi o restituzione degli interessi del primo anno, concessioni di credito più alte, clausole per la sospensione delle rate e sconti sui premi: gli istituti di credito stanno iniziando a mettere in atto alcuni meccanismi finanziari a favore delle imprese che vogliono adottare un piano di adattamento ai cambiamenti climatici o di quelle che devono  intraprendere interventi di ricostruzione in seguito ad eventi estremi.
Ma ci sono anche altri strumenti finanziari a disposizione delle misure di adattamento:
•    fondi di finanziamento a sostegno dello sviluppo per le imprese, come i fondi strutturali dedicati alle attività economiche (FESR) e i fondi per l’agricoltura (FEASR) che contengono priorità collegate ai cambiamenti climatici. Inoltre c’è il Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e all’investimento in ricerca (FRI), tramite cui vengono erogati prestiti a tasso agevolato;
•    prestiti obbligazionari quali i Green bond, che finanziano i progetti con ricadute positive per l’ambiente, i Social Impact Bond (SIB) per gli interventi per la sicurezza e il benessere dei cittadini e i Minibond per le aziende non quotate in borsa;
•    crowdfunding per sostenere progetti imprenditoriali utili alla collettività anche attraverso piattaforme online.

Questi sono i principali strumenti finanziari individuati da IRIS nel report per “la valutazione di rischio fisico da cambiamenti climatici negli investimenti finanziari“. Il report è stato sviluppato perseguendo i seguenti obiettivi:

  • identificare i meccanismi premianti nell’allocazione del credito per le imprese resilienti ai cambiamenti climatici.
  • Sviluppare una metodologia di rating del profilo di rischio climatico delle imprese italiane che possa essere integrata nelle valutazioni di rischio attualmente in uso nel settore finanziario italiano.
  • Identificare opportunità di finanziamento per le misure di adattamento ai cambiamenti climatici.

Scarica il report completo

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